Il servizio di Psicodiagnosi consiste in una serie di incontri atti ad individuare sintomi, patologie e tratti funzionali nella sfera psicologica e sociale. La diagnosi psicologica risulta utile per le persone che sentono il bisogno di comprendere se il proprio comportamento, i pensieri e le relazioni possono essere incluse all’interno di una classe diagnostica scientificamente accertata. Le modalità di intervento del servizio psicodiagnostico variano secondo la domanda, le finalità e le persone che ne fanno richiesta. Generalmente, il processo di conoscenza della persona avviene attraverso l’osservazione, colloqui psicologici e valutazioni del trascorso medico e di ospedalizzazione. Nei casi dove risulta necessario, vengono somministrati anche test specifici (Beck Depression Inventory, MMPI-2, CBA 2.0, ecc.) per ricavare ulteriori informazioni. La Psicodiagnosi presenta due aspetti: 1) potenzialmente positivi e 2) potenzialmente negativi. L’aspetto potenzialmente positivo consiste nello scoprire che i propri comportamenti e pensieri risultano nella norma e dunque non rientranti in alcuna classe diagnostica. Altro aspetto positivo potrebbe risultare la presa di coscienza di alcuni problemi di ordine comportamentale e relazionale con la conseguente decisione di effettuare un percorso psicoterapeutico finalizzato alla riduzione e cura dei sintomi e della patologia. L’aspetto potenzialmente negativo consiste nel rischio, da parte della persona che richiede una psicodiagnosi e delle persone che fanno parte del suo sistema relazionale, di percepirsi incasellato all’interno di un’etichetta psicopatologica che conseguentemente genera ricorsivamente una profezia che si auto-avvera (tutto ciò che accade è perché ho questa patologia). Una cosa è certa. Il processo psicodiagnostico non pretende di racchiudere la complessità umana all’interno di ristrette definizioni e comportamenti. Metaforicamente, la Psicodiagnosi potrebbe essere considerata come uno scatto fotografico in un momento della vita ed un contesto particolare. La diagnosi come una fotografia raccoglie i dettagli che sono presenti in quel momento, dettagli che nella storia personale di ciascuno possono avere più o meno valore emotivo. Una differenza sostanziale che potrebbe risultare con la metafora fotografica è che una diagnosi non è per sempre, la fotografia sì.

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