Psicologia Psicoterapia Agrigento
Giacinto Marco Rondelli
Disturbi correlati alla caffeina
All’interno della classificazione dei Disturbi Correlati a sostane e disturbi da addiction (dipendenze), del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – quinta edizione (DSM-5), viene citata la caffeina come una sostanza che ha caratteristiche tali da provocare dei veri e propri disturbi come l’intossicazione e l’astinenza.
Riguardo l’intossicazione da caffeina, i criteri diagnostici sono i seguenti:
A. Recente consumo di caffeina (tipicamente in dosi elevate ben oltre i 250mg)
B. Cinque o più dei seguenti segni o sintomi che si sviluppano durante, o subito dopo, l’uso della caffeina:
1. Irrequietezza.
2. Nervosismo.
3. Eccitamento.
4. Insonnia.
5. Vampate al volto.
6. Diuresi.
7. Disturbi gastrointestinali.
8. Contratture muscolari.
9. Flusso incoerente del pensiero e dell’eloquio.
10. Tachicardia o aritmia cardiaca.
11. Periodi di resistenza alla fatica.
12. Agitazione psicomotoria.
C. I segni o i sintomi del criterio B causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre situazioni importanti.
D. I segni o sintomi non sono attribuibili a un’altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale.
l’astinenza da caffeina presenta i seguenti criteri diagnostici:
A. Uso quotidiano prolungato di caffeina.
B. Brusca cessazione o riduzione dell’uso di caffeina, seguito entro 24 ore da tre (o più) dei seguenti segni o sintomi:
1. Cefalea.
2. Affaticamento marcato o fiacchezza.
3. Umore disforico, umore depresso o irritabilità.
4. Difficoltà di concentrazione.
5. Sintomi tipo influenza (nausea, vomito o dolori muscolari/rigidità).
C. I segni o sintomi del Criterio B causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre situazioni importanti.
D. I segni o sintomi non sono associati agli effetti fisiologici di un’altra condizione medica.
Tale sostanza non si trova soltanto nel classico caffè ma in un gran numero di sostanze differenti come il tè, le bevande energetiche, le bevande “cola”, in analgesici da banco e antinfluenzali, in sostanze per la perdita di peso, nel cioccolato e sempre più spesso viene introdotta come additivo per vitamine e prodotti alimentari.
Oltre ai disturbi sopra descritti, un consumo eccessivo di caffeina potrebbe essere causa di un ulteriore disturbo (sempre delineato all’interno del DSM-5): il Disturbo d’ansia indotto da sostanze/farmaci. In questo caso, possono verificarsi episodi di attacchi di panico o di ansia marcata durante o subito dopo l’intossicazione o l’astinenza da caffeina.
Dunque, non ci sono dubbi sul fatto che anche la caffeina sia una sostanza psicoattiva e che come tale, dovrebbe essere consumata in quantità moderate e non eccessive (lo ricordo pure a me stesso). Nel momento in cui sai di consumare grandi quantità di caffeina e avverti alcuni dei sintomi sopra descritti, la prima cosa da fare è quella di consultare il medico.
Fonte: American Psychiatric Association,Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, 2014, Edizione Raffaello Cortina, Milano
P.S. L’intento di questo articolo come del resto di tutti gli altri, è quello di fare conoscere e/o approfondire argomenti di varia natura. Queste informazioni hanno soltanto uno scopo illustrativo e non sono utili per fare auto-diagnosi. Molte altre informazioni su questo tema, come su altri, sono volutamente omesse perché specifiche di una analisi dettagliata che soltanto i professionisti possono agire.
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Giacinto Marco Rondelli
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Dr. Giacinto Marco Rondelli - Psicologo Psicoterapeuta
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