Psicologia Psicoterapia Agrigento
Giacinto Marco Rondelli
La prima volta dalla psicologo: dubbi e paure
Prendere la decisione di andare dallo psicologo per la prima volta non è facile. Possono entrare in gioco vari meccanismi legati ai pregiudizi e alle perplessità. In tutti questi anni di attività di psicologo psicoterapeuta ad Agrigento ho incontrato tante persone; per la maggior parte si è trattato di una prima esperienza. Molti di loro mi hanno raccontato delle loro paure e ansie generate dal fatto di aver preso il primo appuntamento dallo psicologo.
Fra le paure più comuni c’è:
- Il fatto di non sapere da dove iniziare a raccontare le proprie vicende
- Di essere giudicati, valutati, diagnosticati
- Di avere qualche problema mentale serio
- Di avere scelto lo psicologo sbagliato
- L’idea che il percorso non porti a nulla
Cercherò di chiarire punto per punto, in modo tale da rendere meno stressante l’idea di contattare uno psicologo per un primo appuntamento. Le modalità e gli approcci degli psicologi possono variare. Le descrizioni che riporto qui, sono riferite al mio modo di lavorare e concepire la consulenza psicologica.
- Il fatto di non sapere da dove iniziare a raccontare le proprie vicende
Di questo non devi preoccuparti. È normale provare un senso di confusione quando parecchie storie e vicende si intrecciano. Con il supporto dello psicologo, passo dopo passo, inizierai a raccogliere dei fili che risulteranno utili per sciogliere matasse e storie confusionarie.
- Di essere giudicati, valutati, diagnosticati
Personalmente, se non c’è esplicita richiesta da parte della persona di una diagnosi o di qualche tipo di valutazione, non somministro test psicologici e questionari di valutazione. Credo fortemente sul fatto che io non sono nessuno per potere giudicare la vita e le scelte che una persona fa. L’approccio etico professionale mira alla neutralità e alla sospensione del giudizio. La finalità ultima è l’individuazione di un nuovo livello di benessere della persona.
- Di avere qualche problema mentale serio
Quando sentiamo che fisicamente qualcosa non va, ci attiviamo con i vari professionisti del settore per scoprire cosa sta accadendo ed eventualmente prendere i necessari provvedimenti per effettuare la cura. Riguardo la psiche e i processi mentali, c’è ancora una certa ritrosia culturale nell’approcciarsi allo psicologo per richiedere un appuntamento e cercare di capire cosa sta accadendo. Quasi sempre dopo il primo incontro, le persone che hanno questo tipo di paura riferiscono di avere provato sollievo nello scoprire di non essere “pazzi”.
- Di avere scelto lo psicologo sbagliato
Come per tutte le professioni, anche nel caso dello psicologo, non c’è certezza assoluta di avere fatto la scelta giusta. È comunque molto importante già dal primo incontro percepire un senso di fiducia, di capacità e competenza, empatia. A differenza delle altre discipline, la psicologia considera validi scientificamente molte metodologie di intervento. Ciascuna ha proprie caratteristiche che variano dal setting (che sia l’uso di lettino, sedia, poltrone, tavolo, orari degli incontri, pagamenti delle sedute, ecc.) al modo di relazionarsi con la persona in cura. Potrebbe essere di aiuto un po’ di conoscenza dei vari orientamenti psicologici, psicoterapeutici, e scegliere in base al livello di “vicinanza” con i modi di procedere di un approccio piuttosto che di un altro. Altro modo per decidere, ed è quello che risulta spesso più efficace, consiste nel dare fiducia al proprio intuito e dunque scegliere il professionista che ispira di più.
- L’idea che il percorso non porti a nulla
Quando una persona prende la decisione di rivolgersi ad un professionista per avere un supporto legato ad un processo di cambiamento (che sia volere dimagrire, imparare a ballare, a suonare uno strumento musicale, a fare corsi motivazionali, fare psicoterapia, ecc.), è fondamentale avere chiaro in mente il concetto che il percorso scelto avrà successo nel momento in cui si è consapevoli che i miglioramenti, gli apprendimenti, i cambiamenti, avvengono soprattutto grazie alla motivazione e alla volontà propria.
Fra le paure meno comuni c’è:
- L’idea di dovere raccontare tutto e subito
Lo psicologo che svolge l’attività di consulenza e sostegno, conosce le possibili difficoltà legate al raccontare e raccontarsi. Di base, è molto attento a rispettare i tempi che riguardano certi temi considerati molto delicati e colmi di emotività. Non si è costretti a parlare di determinate cose o storie se la persona non vuole.
- L’idea di fare una terapia infinita
La finalità dello psicologo e dello psicoterapeuta è quella di supportare la persona verso la cura di sé ed il benessere. Durante le varie fasi di terapia, le persone si accorgono di possedere nuovi strumenti per gestire la propria vita quotidiana e dunque parallelamente ritornano passo dopo passo a distaccarsi dal processo terapeutico.
Nel momento in cui, il professionista dovesse accorgersi di non avere ulteriori risorse terapeutiche per la persona, ha il dovere morale ed etico di informarla del limite del percorso effettuato e di proporle percorsi con altri professionisti che potrebbero risultare utili da quel punto in poi.
Giacinto Marco Rondelli
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Dr. Giacinto Marco Rondelli - Psicologo Psicoterapeuta
Agrigento. Studio: Via Don Luigi Sturzo 65
Tel.: 3291144238. Mail: rondelli@psicologoagrigento.it